Si riapre ma... con "il patto di corresponsabilità".
La scuola apre come da calendario regionale il 14 settembre. La settimana dal 7 al 11 è per gestire l'accoglienza che come tutti possono immaginare è diversa dagli anni scorsi
Sappiamo che le attese delle famiglie sono molte, ma ci sono dei vincoli che la scuola deve , pena la denuncia e la chiusura immediata, rispettare. Queste norme sono regolate dalle Linee di indirizzo per la riapertura dei servizi per l’infanzia 0-6 anni della Regione Veneto che a sua volta ricalca e adegua quelle nazionali del 3 agosto scorso.
Ci preme sottolineare l'aspetto n° 1 - La Corresponsabilità educativa
Per prevenire ogni possibile contagio da SARS-CoV-2 è
imprescindibile che qualunque persona che presenta sintomi che possano far sospettare un’infezione (a
titolo di esempio non esaustivo: anosmia, ageusia, febbre, difficoltà respiratorie, tosse,
congiuntivite, vomito, diarrea, inappetenza) non faccia ingresso nella struttura ma venga invitata a
rientrare al domicilio e a rivolgersi al Medico curante.
In considerazione del fatto che nella maggior parte
dei casi l’espressività clinica di COVID-19 in età pediatrica si caratterizza per forme asintomatiche o
paucisintomatiche a carico principalmente degli apparati respiratorio e gastrointestinale, particolare
attenzione deve essere posta alle condizioni di salute anche dei genitori, familiari e
conviventi di tutti i bambini che frequentano la struttura.
In virtù di questo elemento, la sintomatologia di un familiare/convivente del minore dovrà, in via prudenziale, essere considerato un campanello d’allarme, anche in assenza di sintomi nel bambino, richiedendo le opportune sinergie con Pediatra di Libera Scelta, Medico di Medicina Generale del genitore/convivente e Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, al fine di valutare la situazione clinica specifica.
Fondamentale è quindi la collaborazione con i genitori, che non dovranno portare il minore al servizio educativo in caso di sintomatologia del minore o anche dei suoi conviventi.
Fondamentale è quindi la collaborazione con i genitori, che non dovranno portare il minore al servizio educativo in caso di sintomatologia del minore o anche dei suoi conviventi.
Tali elementi dovranno essere condivisi con i genitori e andrà sottoscritto un accordo tra i genitori e l’ente gestore per l’accettazione delle indicazioni e delle regole di gestione del servizio frequentato
La situazione epidemiologica è in continua evoluzione e, a differenza di marzo scorso, nessuno
può dichiararsi non a conoscenza delle problematiche connesse.
Per questo motivo grande attenzione va posta al patto di corresponsabilità che, firmato dai
genitori, non è un semplice “comunicato” ma una piena assunzione di responsabilità per quello
che si vive a scuola e che potrà capitare
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