sabato 30 ottobre 2010

Un colpo mortale alla scuola paritaria


FINANZIARIA 2011:
UN COLPO MORTALE ALLA SCUOLA
PARITARIA, UN COLPO MORTALE
ALLA LIBERTÀ DI TUTTI!

Anche questa volta la proposta di legge finanziaria riserva amare sorprese alla scuola paritaria.
Nel dibattito appena avviato in Commissione Cultura è emerso un taglio, ai danni delle istituzioni scolastiche non statali, la cui entità e le cui proporzioni appaiono a dir poco sconcertanti: 258 milioni di euro, pari al 47,86% in meno del già magro (e mai aumentato dal 2002) importo annuale originariamente previsto nel 2010.
E così, se la scuola statale non ride, col suo 5% in meno di risorse – che scendono da 44 miliardi e 136 milioni a 42 miliardi e 30 milioni di euro per 7 milioni e 850mila studenti, vale a dire 5.354 € a studente – la scuola paritaria sicuramente ha di che piangere, perché scendere da 539 a 281 milioni di euro – per oltre un milione di studenti, vale a dire 267 € a studente – è insostenibile. ...............






Clicca per continuare a leggere

giovedì 21 ottobre 2010

L' artista Vittorio Riondato coi bambini a Cavino


Il 16 settembre 2010

In occasione della festa “diversamente insieme” che avrebbe dovuto svolgersi la domenica seguente, è venuto da noi l’artista Vittorio Riondato.
Vestito in modo strano con cappello e gillet coloratissimi portava con sé un bastone “magico” e un sacco pieno di materiali curiosi e soprattutto naturali che lui sapeva trasformare nella fantasia dei bambini in pelle o uovo di drago o in ali di strega, ecc.
L’apprezzamento dei bambini anche piccoli ci ha quasi meravigliato visto il poco tempo passato dall’inizio della scuola e quindi speriamo che altre occasioni simili si possano ripetere


Per vedere le foto cliccare sulla foto

domenica 17 ottobre 2010

Lettera aperta all’assessore Remo Sernagiotto,

Lettera aperta all’assessore Remo Sernagiotto, Assessore alle Politiche Sociali della Giunta Regionale del Veneto
Padova, 14 ottobre 2010
Egregio Assessore Remo Sernagiotto,
Siamo il Coordinamento dei genitori, insegnanti e gestori delle scuole dell'infanzia paritarie della FISM del Veneto, che in regione rappresenta circa il 70% del totale delle scuole dell'infanzia.
Nel marzo 2010 in campagna elettorale Lei ha sottoscritto formalmente con la FISM Veneto l'impegno a :
1 – realizzare, all’interno di un sistema unitario di servizi all’infanzia 0 – 6 anni, una rete regionale di scuole dell’infanzia “statali” e “paritarie”, in cui la Regione svolga il ruolo di programmazione, pianificazione e controllo; gli enti locali siano messi nella condizione di svolgere in modo efficace e adeguato la loro “funzione”; le autonomie scolastiche (pubbliche e paritarie) provvedano ad erogare il servizio con elevata qualità privilegiando il lavoro di rete;
2 – assicurare il “finanziamento” dell’intero sistema scuole pubbliche/scuole paritarie in modo che la famiglia, cui va garantito il diritto costituzionale alla scelta educativa, possa avere pari “trattamento” economico (rette) e di qualità del servizio indipendentemente dalla scelta della scuola pubblica o paritaria.
Noi, genitori, insegnanti e gestori delle scuole paritarie dell'infanzia, desideriamo capire quali persone del GOVERNO DEL FARE della Regione Veneto (e di tutto il Consiglio Regionale) si spendano veramente per migliorare l’attuale grave ingiustizia che il 70% delle famiglie venete subisce:
In complesso i genitori pagano per ogni bambino che va alla paritaria oltre 12.000 euro in più di quelli che vanno alla statale (oltre alla propria retta, pagano attraverso le tasse la loro quota dell'analogo servizio scolastico statale di cui non usufruiscono).
Molti gestori accumulano annualmente migliaia di euro di debiti che la cittadinanza locale deve faticosamente contribuire a ripianare.
Le lavoratrici guadagnano il 20% di stipendio in meno delle lavoratrici statali e lavorano il 30% in più.
La gestione delle scuole dell’infanzia paritarie è virtuosa! (hanno un costo per bambino di circa la metà di quello delle scuole dell’infanzia statali). Come mai una bella realtà educativa e sociale del Veneto viene trasformata in un danno per la maggioranza dei cittadini del Veneto?
E' il POLITICO capace che deve creare le regole del buon governo.
Del Suo operato che ci interessa risulta:
un taglio di 2 milioni di euro annui ai Nidi (0-3 anni), che spesso è un servizio offerto dalle nostre stesse scuole e che le mette in difficoltà.
un aumento di 500 mila euro annui alle scuole dell'infanzia (circa 6 euro a bambino all'anno).
L'affermazione di usufruire di un contributo straordinario di 3,6 mln di euro, soldi destinati dal governo Prodi, ma rimasti bloccati dal Patto di Stabilità,per potenziare interventi a sostegno delle strutture per la prima infanzia che potrebbero essere usati per coprire in parte i tagli della contabilità ordinaria.
Assessore Sernagiotto, ci sembra complessivamente di non aver ricevuto nessun beneficio dal suo operato come assessore. Prima si deve riparare questa ingiustizia che il 70% delle famiglie venete subisce, poi vengono tutte le altre politiche. Le chiediamo di fare pressione affinchè la giunta regionale elevi il contributo della Regione Veneto da una media di 15 euro al mese per bambino a 30 euro al mese (a livello della maggioranza dei Comuni veneti).
Da parte nostra ci impegniamo di informare degli sviluppi di tale iniziativa tutti i genitori, gli insegnanti e le scuole interessate tramite le bacheche delle scuole, le email e i mass media.
Cordiali Saluti

per il Coordinamento dei genitori, insegnanti e gestori delle scuole paritarie dell'infanzia del veneto Chiara Banzato, Francesco Bressan, don Fernando Fiscon, Piero Iurco, Rosanna Vedovato

Ci associamo al coordinamento dei genitori, insegnanti e gestori! c Nevio Bedin

domenica 3 ottobre 2010

PROGRAMMAZIONE didattica 2010-11 prima parte

IMPARIAMO A STARE BENE …

A SCUOLA, CON NOI STESSI, PER LA STRADA.




PRESENTAZIONE

Il primo obiettivo di ogni scuola è offrire al bambino un luogo accogliente e sicuro, perché il bambino possa provare serenità e fiducia nell’ambiente e nel personale che lo seguirà durante l’anno. Stare bene a scuola è fondamentale anche per l’apprendimento e per poter instaurare relazioni positive con gli adulti ma anche con i coetanei.
Per stare bene con sé e con gli altri è importante imparare a conoscersi nella propria identità ad acquisire una certa autonomia e a conseguire determinate competenze e abilità. Queste sono anche le finalità educative della scuola secondo gli orientamenti ministeriali.
In particolare nell’ambiente scuola star bene per il bambino significa anche sicurezza.
Quando si parla di incidenti e sicurezza dei bambini si pensa subito alle “cause esterne”: strutture, attrezzature, oggetti e spazi che potrebbero procurare danni fisici ai bambini. Rimuovere tali cause con opportune modifiche delle caratteristiche fisiche dell’ambiente è sicuramente un obiettivo importante, ma da solo non risolve il problema della sicurezza nella sua globalità. La sicurezza infatti va vista nella sua interezza e va risolta coinvolgendo il soggetto (il bambino) per sviluppare in lui capacità di ordine percettivo, motorio, intellettivo e psicodinamico. Bisognerà quindi che il bambino impari a :

  1. -comprendere e accettare regole diverse e la relatività della loro applicazione a seconda del contesto fisico e/o delle caratteristiche della persona coinvolta;
  2. -rispettare se stessi e gli altri;
  3. -riconoscere e tener conto di stati interni mentali (emozioni);
  4. rendersi conto di livelli diversi di abilità e competenze.

Diventa allora più un approccio educativo che strutturale e la sicurezza viene dal bambino stesso, dalla sua dimensione dinamica passando attraverso la sua motricità, il suo livello cognitivo e il suo agire.
Il tema della sicurezza (normalmente riferito nei luoghi con molte persone a concetti come incidenti ed emergenze) è stato esteso dalle insegnanti al concetto dello star bene: stare bene noi stessi (sentirsi a proprio agio nell’ambiente e con le persone), stare in salute (imparare comportamenti corretti in caso di emergenza, ma anche la cura del proprio corpo come malattie e igiene), far stare bene anche gli altri (attraverso buoni comportamenti e buone pratiche, es. rispetto delle regole).
Abbiamo così diviso in tre parti il nostro progetto per poter sviluppare questi argomenti:

  1. STAR BENE A SCUOLA (un buon inserimento)
  2. STAR BENE CON NOI STESSI (alimentazione, igiene e salute)
  3. SICURI PER LA STRADA (educazione stradale)

I 3 momenti dell’anno saranno uniti tra loro da un personaggio il folletto FLIC che ci farà divertire con i suoi giochi e le sue filastrocche, ci sorprenderà con i suoi doni e le sue lettere e riempirà di fantasia e un po’ di magia la scuola. Questo personaggio ha fondamentalmente lo scopo di dare una veste ludica ai contenuti, più adeguata ai bambini di questa età.




STAR BENE A SCUOLA


Nella scelta didattca di questo importante argomento nasce l’esigenza educativa mirata alla presa di coscienza da parte dei bambini del loro mondo: casa, scuola strada, gioco e di come inserirsi e relazionarsi positivamente in esso.
Come prima cosa è importante che al bambino venga offerta la possibilità di esplorare la scuola per acquisire maggiori conoscenze sulle caratteristiche dell’ambiente come spazi, strumenti, mobilio, oggetti e loro utilizzo. In contemporanea si lavorerà sulle regole, che ci ha consegnato il folletto Flic, e che sono state scritte, più che come una serie di divieti, come azioni positive tese ad aprirsi al mondo.

  1. CAMMINO: non corro
  2. PARLO: non urlo
  3. GIOCO RISPETTANDO GLI ALTRI E LE COSE:non lancio giochi, non spingo, non faccio male ai compagni
  4. SONO AMICO DI TUTTI: non offendo
  5. CHIEDO IL PERMESSO ALLE MAESTRE per spostarmi di stanza, per prendere oggetti

Le regole pensate sono poche e valgono per tutti i luoghi della scuola. Questo per semplificare l’apprendimento delle stesse e per creare meno diversificazioni possibili tra le varie stanze e al fine di avviare precocemente un’azione di prevenzione.
In questo periodo dell’anno si parlerà anche di situazione di emergenza, cioè situazioni problema come un incendio o un incidente. Conosceremo parole come pericolo rischio sicurezza, impareremo il numero di emergenza 118, parleremo dei pompieri, della polizia, dei carabinieri, dei vigili, che ci possono aiutare. Il tutto proposto attraverso un metodo ludico fatto di canzoni (“la lumaca Elisabetta”, il trenino Beniamino”...), filastrocche e giochi che pur facendoci comprendere la gravità della situazione ci insegneranno prima di tutto a non aver paura, ma a comportarci nel modo corretto. In tale occasione verrà fatta la prova di evacuazione e ci sarà un incontro a scuola con i pompieri di Padova.

OBIETTIVI SPECIFICI
  • Conoscere e prendere confidenza con le insegnanti e gli amici (3 anni);
  • Osservare e orientarsi nell’ambiente scuola (3 anni);
  • Acquisire delle regole di gioco mediante la sperimentazione e l’interiorizzazione(3 4 5 anni);
  • Acquisire comportamenti corretti nell’utilizzo e nella manipolazione di giocattoli materiali e strutture dell’ambiente (3 4 5 anni);
  • Acquisire i concetti di rischio e pericolo all’interno dell’ambiente scolastico (4 5 anni)
  • Distinguere i principali stati emotivi per poterli leggere e se necessario evitare quelli negativi (4 5 anni).


    ATTIVITA’
  • Attività di routines volte a rendere familiare il luogo e le persone ai nuovi arrivati
  • Introduzione del personaggio Flip
  • Canzoni e filastrocche con contenuto inerente al tema del periodo
  • Giochi per imparare a fare la fila
  • Esposizione e rilettura frequente delle regole
  • Riflessione e schede sul riconoscimento dei comportamenti corretti o scorretti
  • Prova di evacuazione
  • Incontro con i vigili del fuoco in loco

venerdì 1 ottobre 2010

Rappresentanti di sezione

RAPPRESENTANTI DI SEZIONE

A seguito dell'Assemblea dei genitori del 29 settembre sono stati eletti i seguenti rappresentanti di dsezione

SEZIONE GIALLA:
BEDIN OSCAR papà di Tommaso
CAON NICOLA papà di Greta

SEZIONE BLU:

STELLA MARIACRISTINA mamma di Beatrice Gallo
CHECCHIN MENEGOTTO STEFANIA mamma di Asia Grossole

SEZIONE ROSSA:

SARTORI PAOLA mamma di Tommaso Deiana
FACCO MARIKA mamma di Riccardo Fassina

Ai genitori eletti BUON LAVORO

Di seguiti ricordo il loro ruolo nel CONSIGLIO DI INTERSEZIONE

Il consiglio di intersezione è composto dai docenti in servizio nella scuola e da due genitori degli alunni per ogni sezione, scelti dalle rispettive assemblee, ed è presieduto dalla coordinatrice della scuola che lo convoca, oppure da un docente, membro dei consiglio, suo delegato.
Si riunisce in ore non coincidenti con l'orario di funzionamento della scuola, col compito di formulare al collegio dei docenti e agli organismi gestionali della scuola proposte in ordine, all'azione educativa e didattica e ad iniziative innovativi finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa.
Alle riunioni del consiglio di intersezione viene invitato il genitore designato dall'assemblea generale a far parte dell'organismo gestionale della scuola.
Il consiglio si riunisce, in via ordinaria non meno di 4 volte l’anno.
Le funzioni di segretario vengono attribuite dal presidente ad uno dei docenti presenti.