sabato 26 maggio 2018

FESTA DI FINE ANNO 2018

DIRE, FARE…GIOCARE!
FESTA DI FINE  ANNO 2018




 

Ci troviamo tutti, genitori e bambini, sabato 26 maggio alle ore 10.30 a scuola per passare una giornata divertente insieme. Durante la festa i bambini divisi per età, insieme ai genitori, con il riferimento di una insegnante, parteciperanno in maniera attiva agli stands/gioco proposti dagli animatori: uno di educ. Motoria con il maestro Andrea, uno di educ. Musicale con la maestra Giulia, uno di costruzione con un esperto esterno alla scuola, uno organizzato dalle insegnanti.
Al termine della festa ci sarà un momento conviviale di condivisione tra tutte le famiglie. Ricordiamo che in questa occasione si svolgerà la consueta lotteria pro-scuola materna il cui ricavato andrà in parte devoluto al gruppo missionario di Cavino che appoggia un progetto in Bolivia, come spiegato alla riunione.

E’ importante arrivare 10 minuti prima a scuola per consegnare cibo e bevande e per permettere ai bambini di prepararsi con le maestre. Abbigliamento comodo per tutti. In particolare i bambini è importante che indossino pantaloni corti comodi e una maglietta bianca.
Per il pranzo che faremo insieme presso il giardino della scuola ci organizzeremo portando tutti qualcosa, ognuno in base alla propria sezione di riferimento:
SEZ GIALLA : bibite
SEZ ROSSA : panini o insalata di riso
SEZ VERDE : torte salate o dolci
SEZ BLU : pizzette o tramezzini

Per la realizzazione della festa le insegnanti avranno bisogno della collaborazione di alcuni papà che gentilmente vengano alle 8.30 a preparare il giardino con panche, tavole, gazeebo…il tempo di allestire e poi potete tornare a casa e ritornare a scuola con calma con la vostra famiglia. Altre persone invece saranno necessarie per sistemare al termine della festa. Vi aspettiamo , grazie!!!

domenica 6 maggio 2018

Vaccini e problemi relativi



Cronaca italiana,  4 maggio 2018

Il prete che espelle i bambini non vaccinati da scuola

 Padova.«I genitori non portino i bambini a scuola se non sono vaccinati»: suona più come un ordine che come un invito il messaggio contenuto nella lettera che don Federico Giacomini, parroco di Silvelle e di Sant'Ambrogio - frazioni di Trebaseleghe - e legale rappresentante del Centro Infanzia San Martino. 
(Mattino di Padova














Lettera della FISM di Padova


AI LEGALI RAPPRESENTANTI
Alle Coordinatrici
delle Scuole associate
Loro sede

OGGETTO: APPLICAZIONE DELLE NORME SULL’OBBLIGO VACCINALE DOPO LA SCADENZA DEL 30 APRILE 2018. INDICAZIONI


Spettabili Legali Rappresentanti,
            dopo ampia consultazione con l’Ordinariato Diocesano di Padova (alla FISM sono associate prevalentemente Scuole gestite da Parrocchie), viste le circolari della FISM del Veneto relativamente agli adempimenti che la legge, le normative e i provvedimenti amministrativi stabiliscono in materia di obbligo vaccinale per i bambini che sono iscritti ai servizi socio educativi dell’infanzia (nidi e scuole dell’infanzia), forniamo le seguenti istruzioni e documenti.
Trasmettiamo in allegato la puntuale Circolare della FISM Veneto n. 9D2018 del 26.4.2018 “Nota di esclusione dall’accesso al servizio per inadempimento dell’obbligo vaccinale” e un fac simile del documento di esclusione dal servizio dei bambini iscritti alla Vostra scuola che non risultino in regola con quanto previsto dalla normativa vaccinale entro il termine del 30 aprile 2018.
La legge infatti prevede che: “Per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, i minori non in regola con gli adempimenti vaccinali, i cui genitori/tutori/affidatari non presentino documentazione idonea a dimostrare la regolarità̀ della loro posizione, saranno esclusi dal servizio e potranno essere riammessi solo a decorrere dalla data di presentazione della documentazione medesima”. 
Tale documento, debitamente compilato, dovrà essere consegnato mercoledì 2 maggio come raccomandata a mano o, in caso di diniego di firma per ricevuta, spedito tramite Raccomandata A/R e ad esso si dovrà dare esecuzione non appena vi sia conoscenza certa (firma o ricevuta di ritorno) del disposto da parte degli esercenti la potestà genitoriale. 
Pur comprendendo la delicatezza della situazione, l'Ordinariato diocesano e la FISM di Padova, sentono l’esigenza di ribadire, per avere certezza di essere stati chiari, il dovere da parte del legale rappresentante di ottemperare a quanto disposto dalla normativa.
Ogni diversa scelta, decisione o comportamento difforme a quanto previsto dalla legge e dalle disposizioni fornite, ricadrà nella personale responsabilità del legale rappresentante.
Le suddette indicazioni sono informate proprio dal nostro dovere di segnalare ai legali rappresentanti le responsabilità giuridiche che deriverebbero dalla inosservanza delle norme, ad esempio le conseguenze per eventuali infortuni di bambini irregolarmente accolti nella Scuola od altri eventi che li coinvolgano, per mancanza di coperture assicurative.
Cordiali saluti.

Il Presidente della FISM di PADOVA
Ugo Lessio




F.I.S.M. Veneto
 Via Visinoni, 4/c 
30174 Venezia
 tel 041 5461263
 e-mail segreteria@fismveneto.com

Venezia, 26 Aprile 2018
 Protocollo n.09D2018

 Spett.li Presidenti Provinciali FISM Veneto Presidente Regionale Stefano Cecchin Segreterie Provinciali FISM Veneto OGGETTO: nota di esclusione dall’accesso al servizio per inadempimento dell’obbligo vaccinale.
 Facendo seguito alla circolare di FISM nazionale n. 12/18 del 6 marzo 2018 di pari Oggetto, ricordiamo che, come previsto dalla Circolare congiunta Ministero della Salute-MIUR del 27.02.2018 e dalla circolare prot.n.80393 del 01.03.2018 della Regione Veneto, le scuole federate, dopo aver trasmesso gli elenchi alle Aziende ULSS, hanno richiesto ad alcuni genitori/tutori/affidatari la documentazione comprovante la situazione vaccinale dei bambini frequentanti l’a.s.2017-2018 (a questo proposito si veda la Circolare FISM Veneto n.08C2018 del 16 marzo 2018). 
Le scuole stanno provvedendo, entro il 30 aprile, ad inviare la documentazione raccolta e l’elenco di coloro che non hanno presentato alcuna documentazione secondo le indicazioni contenute nella nota prot.n.150338 del 20 aprile 2018 della Regione Veneto. 
Nella succitata Circolare congiunta Ministero della Salute-MIUR del 27.02.2018, al punto 1.2 (“Adempimenti vaccinali relativi ai minori di anni 16 che frequentano le istituzioni scolastiche, educative e formative nelle regioni e province autonome presso le quali sono istituite anagrafi vaccinali”) dopo il paragrafo con l’adempimento in capo ai gestori della trasmissione entro il 30/04/2018 della documentazione raccolta, si legge “Per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, ai minori non in regola con gli adempimenti vaccinali, i cui genitori/tutori/affidatari non presentino documentazione idonea a dimostrare la regolarità della loro posizione, saranno esclusi dal servizio e potranno essere riammessi solo a decorrere dalla data di presentazione della documentazione medesima”. 
Alleghiamo alla presente un modello facsimile per la eventuale comunicazione dell’esclusione dall’accesso al servizio della scuola dell’infanzia/asilo nido. Cordiali saluti

 Il Presidente 
 Stefano Cecchin





 Dichiarazione di don Lorenzo Celi, del Direttore dell’Ufficio di Pastorale dell’Educazione e della Scuola della Diocesi di Padova

«Disdicevole che ai parroci sia attribuita la volontà di espellere i bambini dalle nostre scuole». 

Il parroco è il legale rappresentante della scuola dell’infanzia della sua comunità che, in quanto scuola paritaria, partecipa al sistema pubblico integrato di istruzione. 
Come tale, in virtù del principio di legalità, è tenuto a rispettare la legge così come ogni altro dirigente scolastico, per di più laddove la legge stessa sia stata oggetto di esame da parte della Corte costituzionale e da questa confermata.
 In questi mesi i genitori sono stati costantemente informati sulla normativa relativa agli obblighi vaccinali, sulla tempistica per potersi adeguare alle disposizioni di legge e sulle conseguenze di scelte difformi.
 Purtroppo in questi giorni ci sono state esternazioni pesanti nei confronti di quei parroci che, loro malgrado, hanno dovuto assumere la decisione di sospendere la frequenza di quei bambini che non risultassero vaccinati o i cui genitori non avessero presentato la documentazione richiesta. 
Sono convinto che nessun parroco, in quanto legale rappresentate della scuola ma anche pastore di una comunità, avrebbe assunto un tale provvedimento se non perché tenuto a farlo in virtù di una legge dello Stato e delle gravi responsabilità cui avrebbe esposto se stesso e la scuola, disattendendovi.
 È pertanto totalmente scorretto attribuire ai parroci la volontà di espellere i bambini, senza tener conto dei loro diritti. 
Sottolineo, infatti, che non stiamo parlando di un provvedimento di espulsione, dal momento che qualora i genitori ottemperassero a quanto richiesto dalla normativa, il bambino sarebbe immediatamente riammesso alla frequenza. 
A tutti i parroci che con impegno e dedizione si prodigano a gestire scuole dell’infanzia e danno esempio di educazione alla legalità e rispetto del principio di laicità, esprimo vicinanza e piena solidarietà. Ringrazio infine la FISM Veneto e le FISM provinciali per il costante servizio di informazione e di supporto.




«I parroci non cacciano i bimbi rispettano soltanto la legge»
Nessuna volontà dei parroci di espellere i bambini dalle scuole ma semplicemente il rispetto delle regole. È molto chiaro don Lorenzo Celi (nella foto), direttore dell’Ufficio della Pastorale dell’edu...


Nessuna volontà dei parroci di espellere i bambini dalle scuole ma semplicemente il rispetto delle regole. È molto chiaro don Lorenzo Celi , direttore dell’Ufficio della Pastorale dell’educazione e della scuola della Diocesi di Padova.

 «Il parroco è il legale rappresentante della scuola dell’infanzia della sua comunità che, in quanto scuola paritaria, partecipa al sistema pubblico integrato di istruzione. 

Come tale, in virtù del principio di legalità, è tenuto a rispettare la legge così come ogni altro dirigente scolastico, per di più laddove la legge stessa sia stata oggetto di esame da parte della Corte costituzionale e da questa confermata.

 I genitori sono stati costantemente informati sulla normativa relativa agli obblighi vaccinali, sulla tempistica per potersi adeguare alle disposizioni di legge e sulle conseguenze di scelte difformi.
 Purtroppo in questi giorni ci sono state esternazioni pesanti nei confronti di quei parroci che, loro malgrado, hanno dovuto assumere la decisione di sospendere la frequenza di quei bambini che non risultassero vaccinati o i cui genitori non avessero presentato la documentazione richiesta. 
Sono convinto che nessun parroco, in quanto legale rappresentate della scuola ma anche pastore di una comunità, avrebbe assunto un tale provvedimento se non perché tenuto a farlo in virtù di una legge dello Stato e delle gravi responsabilità cui avrebbe esposto se stesso e la scuola, disattendendovi.
 È pertanto totalmente scorretto attribuire ai parroci la volontà di espellere i bambini, senza tener conto dei loro diritti. Non stiamo parlando di un provvedimento di espulsione, dal momento che qualora i genitori ottemperassero a quanto richiesto dalla normativa, il bambino sarebbe immediatamente riammesso alla frequenza». (a.f.)