A SCUOLA, CON NOI STESSI, PER LA STRADA.
PRESENTAZIONE
Il primo obiettivo di ogni scuola è offrire al bambino un luogo accogliente e sicuro, perché il bambino possa provare serenità e fiducia nell’ambiente e nel personale che lo seguirà durante l’anno. Stare bene a scuola è fondamentale anche per l’apprendimento e per poter instaurare relazioni positive con gli adulti ma anche con i coetanei.
Per stare bene con sé e con gli altri è importante imparare a conoscersi nella propria identità ad acquisire una certa autonomia e a conseguire determinate competenze e abilità. Queste sono anche le finalità educative della scuola secondo gli orientamenti ministeriali.
In particolare nell’ambiente scuola star bene per il bambino significa anche sicurezza.
Quando si parla di incidenti e sicurezza dei bambini si pensa subito alle “cause esterne”: strutture, attrezzature, oggetti e spazi che potrebbero procurare danni fisici ai bambini. Rimuovere tali cause con opportune modifiche delle caratteristiche fisiche dell’ambiente è sicuramente un obiettivo importante, ma da solo non risolve il problema della sicurezza nella sua globalità. La sicurezza infatti va vista nella sua interezza e va risolta coinvolgendo il soggetto (il bambino) per sviluppare in lui capacità di ordine percettivo, motorio, intellettivo e psicodinamico. Bisognerà quindi che il bambino impari a :
- -comprendere e accettare regole diverse e la relatività della loro applicazione a seconda del contesto fisico e/o delle caratteristiche della persona coinvolta;
- -rispettare se stessi e gli altri;
- -riconoscere e tener conto di stati interni mentali (emozioni);
- rendersi conto di livelli diversi di abilità e competenze.
Diventa allora più un approccio educativo che strutturale e la sicurezza viene dal bambino stesso, dalla sua dimensione dinamica passando attraverso la sua motricità, il suo livello cognitivo e il suo agire.
Il tema della sicurezza (normalmente riferito nei luoghi con molte persone a concetti come incidenti ed emergenze) è stato esteso dalle insegnanti al concetto dello star bene: stare bene noi stessi (sentirsi a proprio agio nell’ambiente e con le persone), stare in salute (imparare comportamenti corretti in caso di emergenza, ma anche la cura del proprio corpo come malattie e igiene), far stare bene anche gli altri (attraverso buoni comportamenti e buone pratiche, es. rispetto delle regole).
Abbiamo così diviso in tre parti il nostro progetto per poter sviluppare questi argomenti:
- STAR BENE A SCUOLA (un buon inserimento)
- STAR BENE CON NOI STESSI (alimentazione, igiene e salute)
- SICURI PER LA STRADA (educazione stradale)
I 3 momenti dell’anno saranno uniti tra loro da un personaggio il folletto FLIC che ci farà divertire con i suoi giochi e le sue filastrocche, ci sorprenderà con i suoi doni e le sue lettere e riempirà di fantasia e un po’ di magia la scuola. Questo personaggio ha fondamentalmente lo scopo di dare una veste ludica ai contenuti, più adeguata ai bambini di questa età.
STAR BENE A SCUOLA
Nella scelta didattca di questo importante argomento nasce l’esigenza educativa mirata alla presa di coscienza da parte dei bambini del loro mondo: casa, scuola strada, gioco e di come inserirsi e relazionarsi positivamente in esso.
Come prima cosa è importante che al bambino venga offerta la possibilità di esplorare la scuola per acquisire maggiori conoscenze sulle caratteristiche dell’ambiente come spazi, strumenti, mobilio, oggetti e loro utilizzo. In contemporanea si lavorerà sulle regole, che ci ha consegnato il folletto Flic, e che sono state scritte, più che come una serie di divieti, come azioni positive tese ad aprirsi al mondo.
- CAMMINO: non corro
- PARLO: non urlo
- GIOCO RISPETTANDO GLI ALTRI E LE COSE:non lancio giochi, non spingo, non faccio male ai compagni
- SONO AMICO DI TUTTI: non offendo
- CHIEDO IL PERMESSO ALLE MAESTRE per spostarmi di stanza, per prendere oggetti
Le regole pensate sono poche e valgono per tutti i luoghi della scuola. Questo per semplificare l’apprendimento delle stesse e per creare meno diversificazioni possibili tra le varie stanze e al fine di avviare precocemente un’azione di prevenzione.
In questo periodo dell’anno si parlerà anche di situazione di emergenza, cioè situazioni problema come un incendio o un incidente. Conosceremo parole come pericolo rischio sicurezza, impareremo il numero di emergenza 118, parleremo dei pompieri, della polizia, dei carabinieri, dei vigili, che ci possono aiutare. Il tutto proposto attraverso un metodo ludico fatto di canzoni (“la lumaca Elisabetta”, il trenino Beniamino”...), filastrocche e giochi che pur facendoci comprendere la gravità della situazione ci insegneranno prima di tutto a non aver paura, ma a comportarci nel modo corretto. In tale occasione verrà fatta la prova di evacuazione e ci sarà un incontro a scuola con i pompieri di Padova.
OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere e prendere confidenza con le insegnanti e gli amici (3 anni);
- Osservare e orientarsi nell’ambiente scuola (3 anni);
- Acquisire delle regole di gioco mediante la sperimentazione e l’interiorizzazione(3 4 5 anni);
- Acquisire comportamenti corretti nell’utilizzo e nella manipolazione di giocattoli materiali e strutture dell’ambiente (3 4 5 anni);
- Acquisire i concetti di rischio e pericolo all’interno dell’ambiente scolastico (4 5 anni)
- Distinguere i principali stati emotivi per poterli leggere e se necessario evitare quelli negativi (4 5 anni).
ATTIVITA’
- Attività di routines volte a rendere familiare il luogo e le persone ai nuovi arrivati
- Introduzione del personaggio Flip
- Canzoni e filastrocche con contenuto inerente al tema del periodo
- Giochi per imparare a fare la fila
- Esposizione e rilettura frequente delle regole
- Riflessione e schede sul riconoscimento dei comportamenti corretti o scorretti
- Prova di evacuazione
- Incontro con i vigili del fuoco in loco
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