Carissime famiglie,
abbiamo tutti negli occhi e nel cuore le immagini, le parole, i gesti del nuovo
papa Francesco, che ha iniziato il suo servizio come vescovo di Roma e successore di Pietro.
Abbiamo vissuto momenti emozionanti e carichi di speranza, che ci hanno
fatto sentire la Chiesa una realtà viva che continua ad offrire al mondo quella luce e quel coraggio di vivere di cui esso ha bisogno.
Papa Francesco ci sta offrendo parole e gesti di sapore antico, ma che abbiamo
bisogno di sentire e vedere sempre. Tra le parole: poveri, misericordia, bontà,
tenerezza, custodia. Tra i gesti: i saluti alla gente alla porta della chiesa, la rinuncia ad alcuni ornamenti cerimoniali, la benedizione silenziosa a persone non credenti.
In particolare, nell’omelia della s. Messa per l’inizio del ministero petrino papa
Francesco ha proposto come esempio a noi cristiani la figura di s. Giuseppe, sottolineando il compito che la divina Provvidenza gli ha assegnato di essere “custode” di Maria e Gesù. La sua custodia si estende poi a tutta la Chiesa.
Ispirandosi alla figura di s. Giuseppe, papa Francesco ha invitato tutti noi a
sentirci 'custodi' dei nostri fratelli, “specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore”.
È con gioia dunque che le famiglie e gli educatori delle scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana accolgono l’invito di papa Francesco a “custodire” in particolare i bambini con quella fedeltà, bontà, fortezza e tenerezza che sono testimoniate da s. Giuseppe, sotto la cui protezione amiamo metterci in letizia e speranza.
I migliori auguri di una Santa Pasqua.
Sante Di Pol Don Aldo Basso Luigi Morgano
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