martedì 8 febbraio 2011

Lettera al presidente ZAIA

Lettera dei genitori delle scuole paritarie dell'infanzia del Veneto
“BAMBOLE PER ZAIA

La nostra scuola che ha aderito al Comitato genitori-insegnanti delle scuole paritarie ha inviato al Presidente della Reguione Luca Zaia la seguente lettera per chiedere di prestare attenzione alle scuole paritarie del territorio

Egregio Presidente Luca Zaia,
Egregi Consiglieri
Vi inviamo queste bambole dei nostri figli, perché si ricordi di loro e delle loro famiglie mentre dibattete e decidete del Bilancio per il 2011.
Voi siete chiamati in questi giorni a decidere come investire parte delle nostre tasse. Le tasse sono il prezzo che i cittadini pagano per costruire il bene comune, per avere una società equa, pacificata e ben funzionante.
La cultura del federalismo, anche se non ancora legge, piace soprattutto perché responsabilizza in modo più stringente sia gli amministratori, che gli elettori sul modo in cui viene governata la società, ponendo particolare attenzione sulla qualità e sui costi dei servizi offerti ai cittadini.
Noi ci occupiamo e siamo competenti delle scuole dell’infanzia paritarie. Vi dobbiamo dire, con molta umiltà, ma con fermezza, che è un settore che la politica amministra male perché trasforma una realtà della nostra tradizione comunitaria bella, di alta qualità e competitiva nei prezzi, in un danno per le famiglie dei bambini iscritti e per le scuole stesse. E non è un problema marginale, ma coinvolge il 70% della società veneta. Vi spieghiamo come (i dati sono in media statistica).
Nel corso della vita lavorativa tutte le famiglie italiane pagano per ciascun figlio 11.000 euro di tasse per il servizio delle scuole paritarie dell’infanzia. Ma solo il 50% dei figli italiani possono frequentare una scuola dell’infanzia statale e ricevono dallo Stato un servizio del costo di 18.000 euro. Gli altri 50% dei figli ricevono una sovvenzione di soli 4.500 euro data dallo Stato alle loro scuole, il resto deve metterlo di tasca propria la famiglia attraverso il pagamento della retta scolastica.
Lo Stato, su base casuale, attua una diversità di trattamento tra le famiglie, pari a 13.000 euro a bambino, che si ripercuote oltre che sulle condizioni economiche delle famiglie anche sulle condizioni dei lavoratori e dei gestori e rischia di far chiudere numerose scuole.
Paradossalmente il danno è più sentito in Veneto rispetto alle altre regioni italiane, perché il Veneto ha ben il 70% di scuole dell’infanzia paritarie che offrono una servizio di eccelsa qualità ad un costo triennale di 9.000 euro.
Desideriamo che la regione Veneto attui una politica di equità per le famiglie, raddoppiando il contributo alle scuole paritarie dell’infanzia, o perlomeno esentandole dal pagamento della tassa regionale IRAP, che altre regioni non chiedono alle scuole dell'infanzia paritarie, non essendo enti a fine di lucro. Questa scelta di equità viene prima di altri finanziamenti perché le famiglie dei nostri bambini rappresentano uno spaccato trasversale della società veneta.
Desidereremmo vedere in questa legislatura che le regole scritte dalla politica abbiano in mente la famiglia e si ispirino e stimolino nel territorio i valori della cultura, del merito e della competitività e favoriscano - invece che penalizzare - le realtà positive della nostra terra.
Cordiali Saluti

Il Coordinamento genitori, insegnanti e gestori delle scuole dell’infanzia paritarie del Veneto

Padova, 7 febbraio 2011

Nessun commento:

Posta un commento