mercoledì 10 marzo 2010

A nome della FISM di Padova

Ci sentiamo di condividere l'editoriale del periodico della FISM di Padova e lo pubblichiamo integralmente.

La FISM, come organizzazione di gestori delle Scuole dell’Infanzia, non ha, ne può avere, ruolo politico. Tuttavia le valutazioni e le iniziative che essa ha assunto (e che assume) hanno lo scopo di segnalare, con determinazione e chiarezza, alla “politica” e alle istituzioni le problematiche delle scuole dell’infanzia paritarie, le quali, in quanto “paritarie” ai sensi della Legge 62/2000, fanno parte del sistema nazionale di istruzione (insieme a quelle statali e degli enti locali).
Due sono sostanzialmente le questioni:
a) il riconoscimento del loro ruolo originale ed essenziale nei servizi educativi all’infanzia in aiuto della famiglia, in particolare nel Veneto dove sono presenti con 1.100 scuole e 300 nidi che accolgono oltre 90 mila bambini, due terzi dell’intera popolazione scolarizzata 3-6 anni;
b) il finanziamento “obbligatorio” (e non un contributo) del servizio stesso in modo che le famiglie
abbiano rette analoghe a quelle praticate presso le scuole dell’infanzia statali o comunali.
Rispetto a ciò:

  • - CHIEDIAMO che la Regione svolga il ruolo di ente programmatore del sistema scolastico
    dell’infanzia assicurando regole e finanziamenti certi; quindi un nuovo ordinamento regionale della
    materia cui concorrano attivamente anche gli Enti Locali;
  • - CHIEDIAMO che sia destinato alle scuole paritarie un finanziamento pubblico ordinario (Stato,
    Regione, Comuni) che consenta alle famiglie (che sono poi le giovani famiglie) di pagare rette
    analoghe ai costi che sostengono gli utenti delle scuole materne statali.
    Sui due punti la FISM Veneto, anche con il sostegno della C.E.T. (Commissione Episcopale del
    Triveneto), si sta da tempo impegnando fortemente, ma con risultati modesti perché mancano norme che garantiscano un’effettiva parità scolastica. Ai nuovi Amministratori della Regione chiediamo, quindi, l’impegno immediato per risolvere adeguatamente la questione.
    Le iniziative assunte.

La FISM e le associazioni delle scuole cattoliche, FIDAE, AGESC, AGIDAE, FOE, CONFAP, MSC, hanno
approvato un documento (che potete trovare nel sito www.fismpadova.it) inviato ai candidati a
presidente della Regione e ai candidati al consiglio regionale con l’invito a inserire la problematica nel
loro programma di governo. I rappresentanti della FISM Veneto e delle associazioni stesse stanno
incontrando in questo periodo i candidati Presidenti, le maggiori forze politiche e numerosi candidati,
per illustrare le richieste e chiedere loro l’esplicito impegno a sostenerle. Saranno svolte anche altre
iniziative pubbliche (comunicati stampa, partecipazione a incontri pubblici, ecc.) al medesimo scopo.
Grande importanza possono avere le iniziative di gestori, genitori, cittadini (anche riunite
in Comitati) a sostegno delle richieste e delle iniziative della FISM.
Dobbiamo dare un segnale convinto, forte, ampio e condiviso che il nostro movimento vuole per la
prossima legislatura regionale impegni concreti. In questa fase di programmi elettorali e
successivamente nel governo regionale, saremo attenti alle loro decisioni e ai loro comportamenti.
Invitiamo le scuole a diffondere il presente comunicato a tutte le famiglie.

Il Consiglio Direttivo della FISM Padova

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