Cronaca italiana, 4 maggio 2018
Il prete che espelle i bambini non vaccinati da scuola
Padova.«I genitori non portino i bambini a scuola se non sono vaccinati»: suona più come un ordine che come un invito il messaggio contenuto nella lettera che don Federico Giacomini, parroco di Silvelle e di Sant'Ambrogio - frazioni di Trebaseleghe - e legale rappresentante del Centro Infanzia San Martino.
(Mattino di Padova
Lettera della FISM di Padova
AI LEGALI RAPPRESENTANTI
Alle Coordinatrici
delle Scuole associate
Loro sede
OGGETTO:
APPLICAZIONE DELLE NORME SULL’OBBLIGO VACCINALE DOPO LA SCADENZA DEL 30 APRILE
2018. INDICAZIONI
Spettabili Legali Rappresentanti,
dopo
ampia consultazione con l’Ordinariato Diocesano di Padova (alla FISM sono associate
prevalentemente Scuole gestite da Parrocchie), viste le circolari della FISM
del Veneto relativamente agli adempimenti che la legge, le normative e i
provvedimenti amministrativi stabiliscono in materia di obbligo vaccinale per i
bambini che sono iscritti ai servizi socio educativi dell’infanzia (nidi e
scuole dell’infanzia), forniamo le seguenti istruzioni e documenti.
Trasmettiamo in allegato la puntuale
Circolare della FISM Veneto n. 9D2018 del 26.4.2018 “Nota di esclusione dall’accesso al servizio per inadempimento
dell’obbligo vaccinale” e un fac simile del documento di esclusione dal servizio dei bambini iscritti alla Vostra
scuola che non risultino in regola con quanto previsto dalla normativa
vaccinale entro il termine del 30 aprile 2018.
La legge infatti prevede
che: “Per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia,
ivi incluse quelle private non paritarie, i minori non in regola con gli
adempimenti vaccinali, i cui genitori/tutori/affidatari non presentino
documentazione idonea a dimostrare la regolarità̀ della loro posizione, saranno
esclusi dal servizio e potranno essere riammessi solo a decorrere dalla data di
presentazione della documentazione medesima”.
Tale documento, debitamente
compilato, dovrà essere consegnato mercoledì 2
maggio come raccomandata a mano o, in caso di diniego di firma per
ricevuta, spedito tramite Raccomandata A/R e ad esso si dovrà dare
esecuzione non appena vi sia conoscenza certa (firma o ricevuta di
ritorno) del disposto da parte degli esercenti la potestà
genitoriale.
Pur comprendendo la delicatezza
della situazione, l'Ordinariato diocesano e la FISM di Padova, sentono
l’esigenza di ribadire, per avere certezza di essere stati
chiari, il dovere da parte del legale rappresentante di ottemperare a
quanto disposto dalla normativa.
Ogni diversa scelta, decisione o
comportamento difforme a quanto previsto dalla legge e dalle disposizioni
fornite, ricadrà nella personale responsabilità del legale rappresentante.
Le suddette indicazioni sono informate
proprio dal nostro dovere di segnalare ai legali rappresentanti le
responsabilità giuridiche che deriverebbero dalla inosservanza delle norme, ad
esempio le conseguenze per eventuali infortuni di bambini irregolarmente
accolti nella Scuola od altri eventi che li coinvolgano, per mancanza di
coperture assicurative.
Cordiali saluti.
Il Presidente della
FISM di PADOVA
Ugo
Lessio
F.I.S.M. Veneto
Via Visinoni, 4/c
30174 Venezia
tel 041 5461263
e-mail segreteria@fismveneto.com
Venezia, 26 Aprile 2018
Protocollo n.09D2018
Spett.li
Presidenti Provinciali FISM Veneto
Presidente Regionale Stefano Cecchin
Segreterie Provinciali FISM Veneto
OGGETTO: nota di esclusione dall’accesso al servizio per inadempimento dell’obbligo
vaccinale.
Facendo seguito alla circolare di FISM nazionale n. 12/18 del 6 marzo 2018 di pari Oggetto,
ricordiamo che, come previsto dalla Circolare congiunta Ministero della Salute-MIUR del
27.02.2018 e dalla circolare prot.n.80393 del 01.03.2018 della Regione Veneto, le scuole federate,
dopo aver trasmesso gli elenchi alle Aziende ULSS, hanno richiesto ad alcuni
genitori/tutori/affidatari la documentazione comprovante la situazione vaccinale dei bambini
frequentanti l’a.s.2017-2018 (a questo proposito si veda la Circolare FISM Veneto n.08C2018 del
16 marzo 2018).
Le scuole stanno provvedendo, entro il 30 aprile, ad inviare la documentazione raccolta e l’elenco
di coloro che non hanno presentato alcuna documentazione secondo le indicazioni contenute nella
nota prot.n.150338 del 20 aprile 2018 della Regione Veneto.
Nella succitata Circolare congiunta Ministero della Salute-MIUR del 27.02.2018, al punto 1.2
(“Adempimenti vaccinali relativi ai minori di anni 16 che frequentano le istituzioni scolastiche,
educative e formative nelle regioni e province autonome presso le quali sono istituite anagrafi
vaccinali”) dopo il paragrafo con l’adempimento in capo ai gestori della trasmissione entro il
30/04/2018 della documentazione raccolta, si legge “Per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole
dell’infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, ai minori non in regola con gli adempimenti
vaccinali, i cui genitori/tutori/affidatari non presentino documentazione idonea a dimostrare la
regolarità della loro posizione, saranno esclusi dal servizio e potranno essere riammessi solo a
decorrere dalla data di presentazione della documentazione medesima”.
Alleghiamo alla presente un modello facsimile per la eventuale comunicazione dell’esclusione
dall’accesso al servizio della scuola dell’infanzia/asilo nido.
Cordiali saluti
Il Presidente
Stefano Cecchin
Dichiarazione di don Lorenzo Celi, del Direttore dell’Ufficio di Pastorale dell’Educazione
e della Scuola della Diocesi di Padova:
«Disdicevole che ai parroci sia attribuita la volontà di espellere i bambini dalle nostre
scuole».
Il parroco è il legale rappresentante della scuola dell’infanzia della sua comunità che, in
quanto scuola paritaria, partecipa al sistema pubblico integrato di istruzione.
Come
tale, in virtù del principio di legalità, è tenuto a rispettare la legge così come ogni altro
dirigente scolastico, per di più laddove la legge stessa sia stata oggetto di esame da
parte della Corte costituzionale e da questa confermata.
In questi mesi i genitori sono stati costantemente informati sulla normativa relativa agli
obblighi vaccinali, sulla tempistica per potersi adeguare alle disposizioni di legge e sulle
conseguenze di scelte difformi.
Purtroppo in questi giorni ci sono state esternazioni pesanti nei confronti di quei parroci
che, loro malgrado, hanno dovuto assumere la decisione di sospendere la frequenza di
quei bambini che non risultassero vaccinati o i cui genitori non avessero presentato la
documentazione richiesta.
Sono convinto che nessun parroco, in quanto legale
rappresentate della scuola ma anche pastore di una comunità, avrebbe assunto un tale
provvedimento se non perché tenuto a farlo in virtù di una legge dello Stato e delle
gravi responsabilità cui avrebbe esposto se stesso e la scuola, disattendendovi.
È
pertanto totalmente scorretto attribuire ai parroci la volontà di espellere i bambini,
senza tener conto dei loro diritti.
Sottolineo, infatti, che non stiamo parlando di un
provvedimento di espulsione, dal momento che qualora i genitori ottemperassero a
quanto richiesto dalla normativa, il bambino sarebbe immediatamente riammesso alla
frequenza.
A tutti i parroci che con impegno e dedizione si prodigano a gestire scuole dell’infanzia
e danno esempio di educazione alla legalità e rispetto del principio di laicità, esprimo
vicinanza e piena solidarietà.
Ringrazio infine la FISM Veneto e le FISM provinciali per il costante servizio di
informazione e di supporto.
«I parroci non cacciano i
bimbi rispettano soltanto la legge»
Nessuna volontà dei parroci di espellere i bambini
dalle scuole ma semplicemente il rispetto delle regole. È molto chiaro don
Lorenzo Celi (nella foto), direttore dell’Ufficio della Pastorale dell’edu...
Nessuna
volontà dei parroci di espellere i bambini dalle scuole ma semplicemente il
rispetto delle regole. È molto chiaro don Lorenzo Celi ,
direttore dell’Ufficio della Pastorale dell’educazione e della scuola della
Diocesi di Padova.
«Il parroco è il legale rappresentante della scuola
dell’infanzia della sua comunità che, in quanto scuola paritaria, partecipa al
sistema pubblico integrato di istruzione.
Come tale, in virtù del principio di
legalità, è tenuto a rispettare la legge così come ogni altro dirigente
scolastico, per di più laddove la legge stessa sia stata oggetto di esame da
parte della Corte costituzionale e da questa confermata.
I genitori sono stati
costantemente informati sulla normativa relativa agli obblighi vaccinali, sulla
tempistica per potersi adeguare alle disposizioni di legge e sulle conseguenze
di scelte difformi.
Purtroppo in questi giorni ci sono state esternazioni
pesanti nei confronti di quei parroci che, loro malgrado, hanno dovuto assumere
la decisione di sospendere la frequenza di quei bambini che non risultassero
vaccinati o i cui genitori non avessero presentato la documentazione richiesta.
Sono convinto che nessun parroco, in quanto legale rappresentate della scuola
ma anche pastore di una comunità, avrebbe assunto un tale provvedimento se non
perché tenuto a farlo in virtù di una legge dello Stato e delle gravi
responsabilità cui avrebbe esposto se stesso e la scuola, disattendendovi.
È
pertanto totalmente scorretto attribuire ai parroci la volontà di espellere i
bambini, senza tener conto dei loro diritti. Non stiamo parlando di un
provvedimento di espulsione, dal momento che qualora i genitori ottemperassero
a quanto richiesto dalla normativa, il bambino sarebbe immediatamente riammesso
alla frequenza». (a.f.)